mercoledì 31 ottobre 2007

Comunicazione nell'era digitale | live su ialweb.it

Ecco come le nuove tecnologie migliorano i servizi e la comunicazione tra pubbliche amministrazioni e cittadini. Iscriviti all'evento gratuito del 5 novembre e seguilo via internet (richiesta l'Adsl; non serve la webcam).


Tornano su IALweb i seminari in diretta. Il 5 novembre, a partire dalle 15.30, si svolgerà l'evento live Comunicazione nell'era digitale - Il rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione.

Il relatore Maurizio Blancuzzi -Direttore del Servizio e-government della Regione Friuli Venezia Giulia- parlerà dello scambio di comunicazioni online tra cittadini e amministrazioni, delle comunicazioni digitali certificate, dei sistemi di protocollo informatico e gestione documentale per garantire la trasparenza amministrativa.

Il seminario si rivolge agli operatori del settore e a tutti i cittadini e le imprese interessate a scoprire come le nuove tecnologie possono rendere i servizi amministrativi più veloci, accessibili e trasparenti. Migliorando così la vita quotidiana e il rapporto con le istituzioni.

L'iniziativa è organizzata in collaborazione col Polo ICT, il consorzio per lo sviluppo dell'Information Technology in Friuli Venezia Giulia.

Per partecipare all'evento live basta iscriversi preventivamente. In seguito all'iscrizione vi verrà inviato il link di accesso all'evento in onda dale 15.30. Raccomandiamo di collegarsi con puntualità per non perdere il seminario.

Informazioni
Sheda evento e iscrizione
francesco.denobili@ial.fvg.it

Demo
Esempio di evento live

Approfondimenti
Cos'è l'e-government


Per la visualizzazione degli eventi live di IALweb è necessario possedere una linea a banda larga (ADSL o superiore) e una versione di Flash 6.5 o superiore.
Se vi collegate da una rete aziendale accertatevi dal vostro amministratore di rete che i contenuti in streaming provenienti da *.ialweb.it siano abilitati.
Per ulteriori chiarimenti è a disposizione il nostro Web Master:
(roberto.speretta@ialweb.it – 0434 248864)

martedì 30 ottobre 2007

I preferiti non sono più un problema!

Quante volte ci siamo persi fra i nostri siti preferiti? E quante volte avremmo voluto richiamare un sito su un pc diverso dal nostro?

BookMark permette di avere on-line i nostri preferiti consultabili in qualsiasi momento ed ovunque..."meglio cambiare nè?"

Che cos’è BookMark.it?

BookMark.it è una piattaforma online che ti permette di eseguire le seguenti operazioni :
- Salvare
- Organizzare
- Condividere
i tuoi siti preferiti online.
BookMark.it è un grande progetto condiviso che mette a disposizione una banca dati e un motore di ricerca creato da tutti gli utenti che condividono le risorse utili della rete.

Perché salvare i tuoi siti preferiti online?

Ecco alcuni dei vantaggi :
- li puoi consultare da qualsiasi pc collegato ad internet, basta collegarsi a www.bookmark.it
- li proteggi da eventuali perdite di dati del tuo pc
- organizzando i preferiti per tag e categorie li puoi ritrovare facilmente, anche se sono centinaia o migliaia
- li puoi mostrare ad altri semplicemente indicando un indirizzo web
- Utilizzando BookMark.it puoi scoprire i siti preferiti degli altri utenti
- Registrandoti puoi creare un gruppo di utenti preferiti con cui condividere i siti preferiti


Sito preferito


XO | laptop for child


E’ partita la commercializzazione del XO, il laptop ‘verde’ a prova di schizzi, pioggia, cadute e che consuma pochissima energia. E’ stato realizzato dalla Olpc (One Laptop Per Child), l’associazione noprofit di Nicholas Negroponte che ha come mission quella di permettere a chiunque di comprare un minicomputer, a patto di donarne allo stesso tempo uno ad un bambino di una nazione in via di sviluppo.


A partire dal 12 novembre chiunque potrà comprare il laptop verde a 399 dollari, prezzo doppio rispetto a quello ufficiale, in modo tale da usare il ricavato per fare la donazione.

L’obiettivo dell’Olpc, è consentire l’apprendimento, motivarlo e stimolare la libertà di espressione di due miliardi di bambini che vivono nel sud del mondo e non hanno accesso a nessuna forma di educazione. «Immaginate che potenziale può avere per questi bambini la possibilità di apprendere, a prescindere da chi sono, dove vivono o quanto poco posseggono», spiega in video dal sito www.olpc.com lo stesso Negroponte.

Il progetto nacque nel 1967, con il lancio di Logo, il primo programma di linguaggio elettronico pensato per i bambini. Gli autori erano ricercatori del Media Lab dell’Mit diretto da Negroponte. Logo è un linguaggio che si adatta all’insegnamento della geometria fondandosi sulla metodologia del costruire. I bambini apprendono secondo il metodo della Turtle geometry, ovvero imparano a programmare una tartaruga dipingendola su un pavimento o su di uno schermo di pc. L’impegno verso i bambini continua e nel 1982 Negroponte distribuisce computer Apple II ai bambini di un sobborgo di Dakar. Vent’anni dopo porta la connessione Internet e minicomputer in un villaggio della Cambogia. E così arriviamo al computer di oggi, che consuma pochissimo, minimizza l’utilizzo di materiali tossici, ha una lunga aspettativa di funzionamento, utilizza fonti di energia rinnovabili è esso stesso riciclabile. Secondo Negroponte è il laptop più verde mai prodotto fino ad ora, infatti consuma un decimo di energia rispetto agli usuali notebook ed ha ottenuto le più alte certificazioni ambientali europee e statunitensi. Il progetto ha numerose partnership, tra le quali Nortel, Intel, Quanta Computers, eBay e Amd che ha prodotto un processore a basso consumo e in grado di prolungare la durata della batteria per diverse ore. Wikepidia è la prima fonte di contenuti che contribuisce all’Olpc. Anche i governi di tutto il mondo si stanno interessando al progetto e con alcuni si sono già stretti accordi: il primo è stato quello libico che già nel 2006 ha siglato un accordo per l’acquisto di 1,2 milioni di laptop, uno per ogni bambino in età scolare.

repubblica.it

giovedì 25 ottobre 2007

MamboDay 2007: la terza edizione dell'incontro annuale dei mambers italiani

Ritorna il Mamboday Italiano

- La terza edizione del MamboDay si terrà a Reggio Calabria il 22 e 23 novembre prossimi -

A un anno di distanza dall’edizione di Venezia, torna il MamboDay italiano, l’evento nazionale dedicato agli utenti di Mambo e rivolto sia agli utenti più esperti che a chi vorrebbe avvicinarsi per la prima volta a quello che, probabilmente, è il portal system che raccoglie maggior consensi nel mondo open source.

Come è noto, Mambo è un software gratuito che consente a chiunque di poter creare e gestire portali web anche complessi. I suoi punti di forza sono la grande semplicità d’uso, il supporto di un’ampia comunità internazionale di volontari e ben 2 milioni di installazioni nel mondo.

Quest'anno, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria, della Provincia di Oristano e di Assodigitale, il MamboDay 2007 si terrà a Reggio Calabria il 22 e il 23 novembre presso la prestigiosa sede del palazzo del Consiglio Regionale, a Reggio Calabria.
Seminari e relazioni di grande spessore: questa la politica di equal, l’associazione di free-lance a cui va il merito di avere portato il MamboDay in Calabria.

Tutti coloro che sono interessati possono reperire le informazioni essenziali su www.mamboday.it, oppure rivolgersi direttamente per e-mail alla segreteria organizzativa dell’evento (info@mamboday.it).
Su mamboday.it è a disposizione, oltre al programma dettagliato degli interventi e dei temi che verranno trattati nel corso della due giorni di Reggio Calabria, anche la possibilità di iscriversi online per assicurarsi la partecipazione all’evento (fino ad esaurimento dei posti disponibili).

Inoltre, c'è ancora spazio per un numero limitato di comunicazioni. Chi volesse presentare al MamboDay un proprio seminario ad argomento attinente ma libero (ad esempio: caratteristiche speciali di Mambo, casi di studio di proprie realizzazioni, sviluppo di estensioni, accessibilità con Mambo, ecc.) può mettersi in contatto direttamente con il presidente del comitato organizzatore, Giorgio Nordo (e-mail: giorgio@equal.it, tel.: 348.2217420).

***
Un grazie particolare al presidente del comitato Giorgio Nordo che seguo personalmente per l'impegno, la professionalità e la passione che mette nel diffondere la cultura dei CMS e dell'ACCESSIBILITA' dei siti, spero che l'evento abbia ancora un gran successo e dato che la lontananza è tale da non permettermi la partecipazione spero che Giorgio possa darmi direttamente le news...

Roberta

lunedì 22 ottobre 2007

Il governo fa marcia indietro!

L'importante è avere le idee chiare. Ma alla luce degli ultimi fatti, ..."io speriamo che me la cavo"!

Blog e siti internet italiani da registrare con bollo, tasse e giornalista professionista: il Governo fa dietrofront, ma alcuni problemi rimangono da chiarire

Marcello Tansini webmasterpoint.org

Non era mai successa una cosa simile ovvero che la politica italiana intervenisse così prontamente per rassicurare il popolo dell'Internet italiana, ma come scriviamo dall'inizio del Governo Prodi su Webmasterpoint.org, bisogna ammettere che è la prima volta che in Italia vi sono tanti ministri blogger o che si autodefiniscono tali e che dicono di usare Internet (in primis gli piace sempre dire di usare youtube oltre che il proprio blog per avere un dialogo diretto con i cittadini). Il paradosso è che questo disegno di legge sull'editoria che potrebbe interessare così fortemente il mondo del web, era stata già citato in Agosto (e allora in pochissimi su Internet tra cui noi di webmasterpint.org, punto-informatico.it e i-dome.com avevamo storto il naso) e poi era stata approvata in toto il 12 ottobre scorso dall'intero consiglio dei ministri. E' questo che sabato mattina faceva specie: tanti politici intervengono dicendo che non passerà mai una legge simile in Parlamento, ma come poteva essere che alcuni di essi ( che hanno anche la carica di ministro ) l'avevano approvata in toto qualche giorno fa senza dire nulla? A spiegare l'arcana faccenda ( ma la soluzione era abbastanza immaginabile ) sono intervenuti prima Di Pietro e poi il Ministro delle Telecomunicazioni, Gentiloni,( il quale è davvero un blogger della prima ora sopra ogni aspetto che usava Internet prima di diventare un ministro ) che hanno ammesso di aver sbagliato "per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri".

...leggi tutto

venerdì 19 ottobre 2007

Italia.it | e io pago!

Mercoledì, il vicepremier Francesco Rutelli ha ventilato la proposta di chiudere il megaportale turistico.

“L’esperienza del sito turistico nazionale, www.italia.it - ha dichiarato Rutelli -, è stata finora praticamente fallimentare e si può considerare ormai al capolinea; se non si è in grado di realizzare un progetto all’altezza di un paese come il nostro sarebbe meglio a questo punto lasciar perdere”.

"A questo puntooo?...Ma è costato 45 milioni di EURO!!!...Un portale..."
Possibile che in Italia i soldi comuni si spendano in scioltezza per fare esperimenti per poi piangere e risucchiarne altri dalle tasche per tappare i buchi? Nel mondo reale dove la gente lavora per molto meno, (vorrei trovarla io una commissione del genere) quando qualcosa non funziona si studia la strategia per rimediare e trovare una soluzione, si prende coscienza delle responsabilità e agli errori si pone rimedio, questo per rispetto del cliente/committente, per rispetto del lavoro e del "vile" denaro...e in questo caso per rispetto nostro!
Con l'enturage che vi gira intorno, non posso e non voglio credere che i soldi spesi siano l'ennesimo spreco alla faccia nostra. Ci sono "po-po" di agenzie, di grafici, di esperti di marketing e comunicazione dietro quel progetto, per non parlare di intellettuali e gente illustre e se il risultato è la chiusura, devo dubitare della professionalità di tutte queste figure...
Si è sempre parlato di un logo che lascia senza parole, tale la sua bruttezza e ineguatezza, di un portale con errori strutturali e di contenuti, di scarsa accessibilità e promozione ma queste cose sono all'ordine del giorno per chi "pratica"...tutti problemi che hanno una soluzione e nella mia ignoranza, dinnanzi a tali mostri di eccellenza, ritengo che tutto stia nel lavorare bene e con serietà...
Se c'erano altre soluzioni, ci sono ancora, e possono ormai andare ad implementare, arricchire e dare valore aggiunto al progetto ma a ciò che è stato fatto si "deve" ormai rimediare!

Roberta V.

Internet TAX

Roma - Questa minaccia era proprio sfuggita agli occhi di Punto Informatico e, purtroppo, anche a quelli di molti altri. Ma non è sfuggita a Valentino Spataro, avvocato di Civile.it, che in un editoriale appena pubblicato avverte tutti del siluro sparato dal Governo contro la rete in pieno agosto e approvato formalmente dal Consiglio dei ministri lo scorso 12 ottobre.

La novità è presto detta: qualsiasi attività web dovrà registrarsi al ROC, ossia al Registro degli operatori di Comunicazione, se il disegno di legge si tradurrà in una norma a tutti gli effetti. Registrazione che porta con sé burocrazia e procedure.

Il testo parte bene, spiega che "La disciplina prevista dalla presente legge in tema di editoria quotidiana, periodica e libraria ha per scopo la tutela e la promozione del principio del pluralismo dell'informazione affermato dall'articolo 21 della Costituzione e inteso come libertà di informare e diritto ad essere informati".

Bene, anche perché esplicita che si parla di editoria e non, ad esempio, di pubblicazioni spurie prive di intenti editoriali, come può esserlo un sito personale. Il problema, come osserva Spataro, è che poi il testo si contraddice quando va a definire cosa è un prodotto editoriale.

Una definizione che chi legge Punto Informatico da almeno qualche anno sa essere già oggi molto spinosa e che, con questo disegno governativo, assume nuovi inquietanti connotati:
"Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso" (art 2, comma 1).
Chi avesse ancora dei dubbi su cosa sia prodotto editoriale può leggere il comma seguente del medesimo articolo, che stabilisce cosa non è prodotto editoriale:
"Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico".
Chi ritenesse che questa definizione non si applichi, per esempio, al proprio blog personale dove pubblica di quando in quando un post, dovrà ricredersi passando al comma successivo dell'articolo 2, il terzo comma, che recita:
La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e audiovisivi.
Il Governo, nel redigere questo disegno di legge, non si è dimenticato, peraltro, dei prodotti editoriali integrativi o collaterali che sono quei prodotti, compresi quelli discografici o audiovisivi, che siano "diffusi unitamente al prodotto editoriale principale".

Rimarrebbe una scappatoia, quella delle pubblicazioni, on e off line, che sono sì di informazione o divulgazione, o formazione o intrattenimento, ma non sono a scopo di lucro. Rimarrebbe se solo il Governo non ci avesse pensato. Ed invece dedica alla cosa l'intero articolo 5:
"Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L'esercizio dell'attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative".
Un paragrafo che dunque non lascia scampo ai "prodotti" non professionali, lasciando forse, ma è una questione accademica, un micro-spiraglio a chi non ottiene o non cerca pubblicità di sorta sulle proprie pubblicazioni.

Qualcuno potrebbe pensare che il solleone ad agosto abbia giocato brutti scherzi. In realtà all'articolo 7 viene raccontato il motivo del provvedimento. Con espresso riferimento a quanto pubblicato online, si spiega che l'iscrizione al ROC serve "anche ai fini delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa".

Senza contare la montagna di introiti extra che il Registro otterrebbe con questa manovra, ne consegue che la giustificazione che viene addotta a questo abominio nuovo provvedimento sia la necessità di tutelare dalla diffamazione. Come se fino ad oggi chiunque avesse avuto mano libera nel diffamare chiunque altro. Il che non è, tanto che più volte siti non professionali e altre pubblicazioni online, anche del tutto personali come dei blog, e anche senza alcuna finalità di lucro, si sono ritrovati coinvolti in un processo per diffamazione.

"Potessero, - conclude Spataro - chiederebbero la carta d'identità a chiunque parla in pubblico. Su internet il controllo è più facile. E imporre procedure burocratiche per l'apertura di un blog sarà il modo migliore per far finire l'internet Italiana".
Un breve commento (P. De Andreis) (pagina 2 di 2)
Vista l'enormità di quanto sta producendo questo Governo, visto anche l'impegno profuso da Punto Informatico e da decine di migliaia di utenti negli anni scorsi per cercare di tenere lontani dalla rete i tentacoli del controllo editoriale tradizionale, mi sembra doveroso lasciar qui alcune righe.

Ci troviamo dinanzi ad un provvedimento che non andrà lontano. I suoi scopi sono altri, i primi articoli del testo sono scritti malissimo: verranno riscritti, è facile prevederlo, forse persino prima che il New York Times titoli qualcosa tipo "Italia nel Medioevo" come fece quando fu approvata la legge sulle staminali.

La dimensione macroscopica dell'errore del Governo è tale, e capace di nuocere alla rimanente parte del disegno di legge, che con un colpo di bianchetto verrà consegnato all'oblìo nel più rigoroso silenzio mediatico. Presto non ne sentiremo più parlare. È già successo, si può aver fiducia che accada di nuovo.

Il punto è, evidentemente, un altro.

Sopravvivere al numero di oggi di Punto Informatico non è facile, richiede quella stessa capacità di controllo di quando si versano le imposte nelle mani della casta perché ci faccia ciò che crede: c'è Marco Calamari che fa il punto su come le diverse leggi sulla pedopornografia negli ultimi 8-10 anni abbiano provocato una compressione delle libertà individuali, c'è Valentino Spataro che spiega a tutti come sia capitato che il Governo abbia imposto una tassa (e una serie di procedure) in capo a qualunque pubblicazione online di qualsiasi genere anche senza finalità di lucro, e c'è Francesco Rutelli che fa sapere, vivaddio, di non poterne più, lui, di Italia.it.

Come dicevo, sopravvivere è difficile. In un solo giorno vengono condensati i risultati di fallimenti plateali e costosi, sia in termini economici che di libertà individuali, nati dalla ostinata ignoranza di chi alberga nella stanza dei bottoni, ignoranza almeno riguardo alle cose della rete, volendoci limitare a quelle.

Quando andavo a scuola e sbagliavo una frase importante in una versione di greco, il mio insegnante non mancava mai di metterci sotto due righe a penna con due o persino tre "x rosse", e di conseguenza abbassava in modo sostanziale il voto finale che assegnava alla mia traduzione. Non contento, le correzioni si eseguivano sempre tutti insieme pubblicamente, ognuno cosciente e informato degli errori degli altri.

Nel caso del Governo, una penna rossa riscriverà quegli articoli ma nessun brutto voto verrà emesso. Chi è riuscito a scrivere quegli obbrobri non dovrà ammettere il proprio errore, né sarà chiamato a risponderne. Il Consiglio dei ministri che ha letto e approvato quel testo non verrà certo messo in croce per l'irresponsabilità dimostrata e l'allarme inutilmente causato. Nessuno dirà nulla a quegli esponenti governativi che parlano di riforma eccellente.

Così vanno le cose in Italia. L'unica speranza è che noi si possa continuare a raccontarle. Passi l'essere italiani, ma non ci ridurremo certo ad agire come omertosi pattalorrinchiti.

Paolo De Andreis
il blog di pda

puntoinformatico

lunedì 8 ottobre 2007

"GI" di Grafico | e la professione?




Damiano Falchetti (Draft primo sito italiano dedicato alla grafica pubblicitaria) afferma:"Diventare grafico con la G maiuscola non è un percorso breve e tantomeno semplice come molti pensano, tuttavia molti sono quelli che aprendo Photoshop si credono professionisti della comunicazione visiva.
La verità la sappiamo tutti dove sta, oltre alla creatività che ognuno porta con sé più o meno innata, questa professione necessita di conoscenze che esulano dal saper utilizzare un singolo programma di fotoritocco..."

Questo suo pensiero si sposa perfettamente con il mio punto di vista, ogni giorno conoscenza e professionalità deve scontrarsi con l'improvvisazione, grazie anche alla tecnologia "facile" di cui disponiamo.
Chiunque, dotato di un po' di senso estetico (chiedo ALMENO quello!...Ma la realtà smentisce le mie parole) può dare il biglietto da visita con riportato "professione grafico" e la differenza data dalla conoscenza della materia diventa davvero sensibile e nemmeno evidenziata dal prezzo...qual'ora lo fosse, si sa già chi ne farà le spese. (Menomale che questa è la realtà ma non una regola).
Ad innescare questo sistema sono state, a mio avviso, proprio le agenzie publicitarie, con annunci di ricerca per grafici che sappiano usare questo o quel programma (dipeso anche dallo standard del momento), pur sapendo che ormai chi del mestiere conosce almeno un programma di grafica vettoriale, uno di fotoritocco, un editor, uno o più CSM e qualche linguaggio di programmazione. In tal senso siamo difronte sicuramente a menti elastiche e qualsiasi programma oggi non ha più molti misteri ed è facilmente assimilabile, quindi non ritengo sia questa ne una peculiarità tantomeno garanzia di competenza; il bagaglio e la professionalità che fanno parte del mestiere di grafico vanno ben oltre e non sono cose che scopriamo di avere un mattino ma sono frutto di anni di studio ed esperienze.

Voglio riportare anche io il titolo di libri di testo utili, se non fondamentali, per la conoscenza del mestiere di grafico, testi che trattano temi da me affrontati, al liceo come materia specifica e come argomento d'esame all'università, temi affrontati e da affrontare per arricchimento della materia e temi che affronto e affronterò per costruttiva curiosità...Spero sia utile!

ELEMENTI DI PROGETTAZIONE GRAFICA LICEI ARTISTICI

TECNICHE DEL LINGUAGGIO VISIVO E COMPUTER GRAFICA

GRAFICA, IMPAGINAZIONE, STAMPA

MANUALE DI STORIA DELLA GRAFICA E DELLA STAMPA

TECNOLOGIA GRAFICA

FONDAMENTI DI GRAFICA

NUOVO MANUALE DEL GRAFICO (IL)

GUIDA ALLA PROGETTAZIONE GRAFICA DEL PRODOTTO EDITORIALE

GRAFICA TRA MARKETING E PROGETTO (LA)

TECNICA
FOTOGRAFICA E PUBBLICITA’

INTRODUZIONE ALLA GRAFICA

GRAFICA PUBBLICITARIA DIGITALE

PROGETTAZIONE GRAFICA – LE REGOLE DELLA COMUNICAZIONE VISIVA TRA DESIGN E ADVERTISING

Non sono certo tutti qui, sono ancora molti i testi che devo spulciare...ma chi ben comincia è a metà dell'opera!

Quindi il consiglio, come per qualsiasi altra attività di comunicazione, è: studiare e ri-studiare, aggiornarsi sempre, non ritenersi mai arrivati...è un mondo in continuo fermento e lo stesso dev'essere per le nostre menti...e soprattutto osservare e assorbire tutto. Ovviamente è richiesto l'uso del computer e la conoscenza di programmi di grafica! ;O)

Roberta Voiglio

Problemi con Firefox? Chiedilo a SUMO!

Mozilla ha recentemente lanciato, in versione alpha, un sito di supporto dedicato al suo popolare browser open-source Firefox, support.mozilla.com, aka SUMO. Dal blog ufficiale dedicato al progetto: "Con più di 100 milioni di utenti in tutto il mondo, Firefox non è più un web browser utilizzato solo dagli utenti più tecnici. Sebbene in questi anni abbiamo visto eccezionali iniziative della comunità Mozilla volte a fornire supporto per Firefox, queste risorse sono state sparse su diversi siti, risultando difficili da trovare. La necessità di un canale centralizzato e ufficiale di supporto per Firefox non è mai stata più grande, e Sumo rappresenta il tentativo di Mozilla di rispondere a questa necessità".

SUMO, acronimo di support.mozilla.com, includerà tre componenti chiave: Knowledge Base, una vasta libreria di articoli su Firefox, tutorial, riferimenti e how-to. Forum, un luogo per gli utenti dove fare le domande per cui non si trova risposta nella Knowledge Base. Live Chat, un'ultima risorsa, ma anche un funzione molto interessante, che permette agli utenti di eseguire il log-in e chattare con utenti esperti di Firefox che offrono volontariamente il proprio aiuto.

Giorni fa Mozilla ha reso disponibile sul web una "live alpha preview" della Knowledge Base (KB), la parte più importante del progetto Sumo. Durante gli ultimi mesi vari utenti hanno contribuito a popolare la KB con ottimi contenuti ed ora Mozilla ritiene di aver raggiunto un livello di qualità adeguato per una release pubblica, nonostante l'esistenza di varie problematiche tecniche e altri problemi che devono ancora essere risolti. La preview alpha si focalizza esclusivamente sulla componente Knowledge Base; è disponibile solo in lingua inglese (en-US); ed ovviamente rappresenta un "work in progress".

Mozilla non intende per il momento promuovere su vasta scala il nuovo sito preview. L'idea è quella di iniziare a creare collegamenti al sito in modo da incrementare il traffico verso questa nuova risorsa e testare la scalabilità dell'applicazione e del server che la ospita. Se il test risulterà positivo il sito sarà promosso "fully live" entro due settimane.

La versione attualmente online della KB offre già numerosi articoli, tra i quali tutorial su come personalizzare Firefox con le estensioni, articoli dedicati al supporto di Windows Media Player, e soluzioni per problemi comuni come impossibilità di scaricare e salvare file, sparizione dei segnalibri, e problemi audio e video. Nei giorni scorsi è stato effettuato il "resync" dal database da support-stage.mozilla.org. Da questo momento gli aggiornamenti approderanno direttamente su SUMO.

Per il momento Sumo non offrirà supporto per altre lingue internazioni diverse dall'inglese. Tuttavia Mozilla sta già lavorando ad un sistema di localizzazione della nuova risorsa che dovrà tuttavia essere valutato in base alle modifiche necessarie all'infrastruttura TikiWiki del progetto. Lo stesso discorso vale per la componente Forum, sebbene TikiWiki offra supporto integrato per questa funzionalità. Per aggiornamenti sul progetto consultate il blog ufficiale ed il newsgroup mozilla.support.planning.

webmasterpoint.org

giovedì 4 ottobre 2007

Io sono presente | mettici la faccia!


Notizie dal "Crazy network"

Lo sapevate che ogni anno nel mondo 115 milioni di bambini non hanno accesso all'educazione primaria? Il diritto all'istruzione negata per loro significa spesso e volentieri incamminarsi verso un destino segnato da sfruttamento, povertà, fame. In molti casi significa anche essere privati dell'unico pasto quotidiano sicuro e di una visita medica di base gratuita. Per la loro comunità e per il loro paese, la mancanza di un sistema scolastico universale significa spesso e volentieri anche la condanna certa al sottosviluppo.


Per questo dal 2004 Terre des hommes ha lanciato la campagna Obiettivo Scuola che ha come obiettivi sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi a fare qualcosa di più per garantire il diritto all'istruzione nei paesi più poveri e raccogliere fondi per finanziare progetti concreti in Asia, Africa e America Latina.


Sul primo fronte, quello dell'Advocacy, Terre des hommes ha deciso di lanciare un appello a personaggi famosi e non affinché si uniscano alla battaglia per l'educazione e ci aiutino a far dire un giorno "presente!" a ognuno dei 115 milioni che non possono avere accesso ad alcuna forma di educazione. E' nato così Iosonopresente.it, un sito Internet in cui da qui fino a tutto dicembre raccoglieremo le facce di tutti quelli che vorranno dire "presente!".

Partecipare è facile: vi basta cliccare su "Mettici la faccia", compilare l'essenziale form di iscrizione e caricare una vostra immagine (ma vanno bene anche Avatar o altro). Completato il processo la vostra faccia si unirà a quella di tutti gli altri aderenti. Ma visto che siamo nell'epoca del web 2.0, potete fare anche qualcosa in più: cliccate sulla vostra tessera, copiate il codice (in versione flash o in jpeg) e incollatelo sul vostro blog o sul vostro sito personale. Aiuterete Terre des hommes a raggiungere molte più persone diventando voi stessi testimonial della campagna.

Se siete timidi, ovviamente, non vi preoccupate: potete anche semplicemente metterci il vostro nome e cognome e apparirà una tessera con un punto interrogativo.

Se volete approfittarne e fare qualcosa di ancora più concreto a favore della campagna Obiettivo Scuola, dal 17 settembre al 14 di ottobre, potete anche fare una donazione di 1 Euro usando il vostro cellulare privato (TIM, Vodafone, Wind e Tre) oppure di 2 Euro telefonando da rete fissa Telecom Italia. Il numero per mandare a scuola un bambino è 48584.

E poi potete anche trovare sul sito le informazioni per fare un Sostegno a Distanza, Donare online con Carta di Credito, diventare volontari, mandare un eCard, ricevere la newsletter di Terre des hommes, partecipare al blog e, se avete un po' di tempo e tanta voglia, diventare volontari di Terre des hommes (anche Cybervolontari, ovviamente).

Un grazie di cuore a Giulio Golia, Luciana Littizzetto, Luca e Paolo, Davide Riondino, Simona Ventura, il prof. Tullio De Mauro, Erri de Luca, e a tutti quelli che hanno già aderito all'appello oltre che a Alessandro Troncon e a Mirco Bergamasco, colonne della nostra nazionale di Rugby che hanno messo la loro faccia per la campagna SMS.

Un ultimo ringraziamento, davvero speciale, a Luca Conti e a tutti gli altri blogger (compresi molti crazy marketer) che hanno messo la loro faccia per aiutare Terre des hommes in questa sfida. E' l'ennesima riprova della grande sensibilità della blogosfera italiana.

ps.: ovviamente non è il primo caso di campagna di Face Up nel non profit internazionale. Del concetto di "mettici la faccia" avevo già parlato in un paio di post su Fundraising Now! (a marzo parlando della campagna Be the full stop dell'inglese NSPCC e a giugno raccontando della declinazione australiana di Make poverty History: Face up to poverty), ma almeno per ora il caso di Terre des hommes rimane isolato in Italia. Da qui a breve però, ne sono sicuro, ne vedremo delle belle anche nel terzo settore italiano.

Leonardo de Nardis




martedì 2 ottobre 2007

COMTEST e Club del Marketing e della Comunicazione

Il Club del Marketing e della Comunicazione associazione che ha iscritti, su tutto il territorio nazionale, circa 10.000 manager di marketing o comunicazione di agenzie e/o aziende italiane ed internazionali, la cui mission è “Connecting manager” ed il principio ispiratore “Agire è bene, interagire è meglio!”, in collaborazione con Mediawatch, CDVM, Club Comunicazione d’Impresa ed Assodigitale, durante Inprinting, grande evento fieristico dedicato alla comunicazione cartacea e visiva organizza Venerdì 5 ottobre dalle ore 15,00 alle ore 18,00: COMTEST una tavola rotonda, coordinata da Danilo Arlenghi Presidente Nazionale Club, e moderata da Andrea De Modena di Promotion Magazine, durante la quale, in un acceso dibattito su una attualissima tematica, alcuni manager di elevato spessore professionale e personalità autorevoli del comparto tra i quali: Enrica Fortunati di Intel, Daniele Rosa di Bayer, Danilo Preto di Sisa, Gabriella Moretti di HP, Paolo Carnevale Barbaglia di IBM, Gianluca Toniolo di Gruppo Zucchi Bassetti, Camillo Di Tullio di Tim Italia e Ezio Chiodini di Banca Popolare di Milano , alla presenza di circa 400 colleghi, metteranno a confronto le due scuole di pensiero che da tempo dividono la business e marcom community: quella che sostiene la pertinenza pragmatica ed ancora attiva efficacia dell’utilizzo di strategie e tattiche di comunicazione e marketing tradizionali e quella che supporta la sopravvenuta necessità, l’efficienza e la funzionalità di altrettanti iniziative, azioni e tecniche di comunicazione e marketing non convenzionali che cavalcano la sociologia del momento.

Supporti video, case history e speech ad alto contenuto valoriale fotograferanno le tematiche e tracceranno le prossime tendenze segnalando il marketing e la comunicazione aziendale italiana di nuovo conio
un test per sondare le due contrapposte realtà (“tradizione Vs. innovazione”, “convenzionale Vs. alternativo”) e, quindi, per verificare quale tra le due opzioni è più efficace in termini di risultati economici commerciali, promozionali e/o d’immagine.
un contest vero e proprio ( una disputa sia concettuale sia sostanziale ) per ottenere sinergicamente il massimo dei ritorni da entrambe oppure constatare il declino di una delle due e l’affermarsi dell’altra.

L'evento è a partecipazione gratuita previa conferma anche per i propri ospiti

Con il contributo di: SISA – BAYER – HP - UNIPOSTA – RICOH IBM - PARTY ROUND - PAPRIKA - ENTERPRISE COMMUNICATION - AMMIRO PARTNERS – DALE CARNEGIE ITALIA - BRAIN EMOTION – DIESIS - GRUPPO PRC – HRD TRAINING GROUP – ICT SOLUTION - L'IPPOGRIFO - KODAK
Interverrà come Opinionista Andrea De Modena di Promotion Magazine


ELENCO RELATORI confermati:

MARCOM TRADIZIONALE Daniele Rosa (Bayer Italia) Direttore comunicazione globale Danilo Preto (Sisa - supermercati) Resp. Comunicazione e Marketing Ezio Chiodini – (Banca Popolare Milano) Direttore Comunicazione, Stampa e Rel Esterne Nicola Muraro - (Selecta) Presidente
Gianluca Toniolo – (Gruppo Zucchi Bassetti) Direttore commerciale e marketing Alessandro Ferrari – Dir. Comm. Pucci- Amm Del. Fulltech-Xquà-Bright
Paolo Duranti – Managing Director – Nielsen Media Research
MARCOM NON CONVENZIONALE
Paolo Carnevale Baraglia (IBM) - Manager of integrated marketing communications
Enrica Fortunati (Intel Italia) Direttore Mktg e Comunicazione
Camillo Di Tullio (dott. Who – blog professionale sull’unconventional mar-com)
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“Le relazioni umane e professionali dal one to one al one to each”



Per info e conferme:
Sabina Rosa
Segretario generale Club
Tel 02 2610052
info@clubdelmarketingedellacomunicazione.com

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Scatena la tua creatività per gli over 50

Create un'immagine pubblicitaria o la sceneggiatura di un corto per promuovere la valorizzazione e la permanenza al lavoro degli over 50. In palio 1500 euro. Partecipazione aperta a tutti, scadenza 5 novembre 2007.

Da scaricare:
Bando concorso.doc
Domanda di partecipazione.doc


Chi ha l'idea migliore per valorizzare i lavoratori over 50 e incoraggiarne la permanenza al lavoro?

Il concorso di idee "Over 50: una chance per tutti" fa appello a tutti gli appassionati di creatività, grafici, aspiranti filmakers, pubblicitari, chiunque voglia provarci.

I partecipanti dovranno creare un'immagine pubblicitaria e/o la sceneggiatura di un corto -che verrà materialmente realizzato dalla webtv PnBox.tv- per sensibilizzare il pubblico, i lavoratori, le imprese sul tema in questione.

Il concorso nasce dal progetto europeo Ipertools promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con un pool di agenzie di formazione e associazioni di categoria.

Proprio in Friuli Venezia Giulia si registra un tasso di invecchiamento della popolazione superiore alla media nazionale e allo stesso tempo un alto il tasso di uscita dal lavoro degli over 50. Una situazione che rischia di far saltare il sistema pensionistico.

"Per invertire questa tendenza, e contemporaneamente dare una chance ai giovani creativi, auspichiamo una grande partecipazione al concorso" - dice Luciano Moro, dirigente dello Ial, uno degli enti promotori.

"L'uscita degli over 50 dall'azienda -aggiunge Stefano Bertolo, anch'egli dirigente Ial- determina una grave perdita di conoscenze. Ciò è un danno economico anche per le imprese stesse e impedisce oltrettutto la trasmissione delle competenze ai più giovani. Anche per evitare questa "dispersione dei saperi" tra generazioni nasce Ipertools e il concorso di idee ad esso legato".

Al concorso si può partecipare individualmente o come gruppo. I vincitori di ogni categoria (pubblicità e sceneggiatura) riceveranno un Premio di 1500 euro.


Informazioni
Elena Slanisca (Enfap) - tel 0481 533148
Eva Sinkovic (Ial FVG) - tel 0434 505546

Promo concorso
Vai su www.pnbox.tv e digita "ipertools" nella stringa di ricerca


A cura di Alberto Parigi IALweb