lunedì 21 aprile 2008

Riproposta la registrazione obbligatoria blog e siti ad albo editoria con bollo, tasse e giornalista

Civile.it rivela come il rischio che la proposta di iscrivere all’albo dell’editoria blog e siti Web non sia ancora del tutto scomparso.

La proposta dell’anno scorso presumeva che qualsiasi blog o sito Web, dal momento che produce informazione aggiornata a un ritmo regolare e spesso è anche caricato di pubblicità, deve sottostare alle regole che si riferiscono alle pubblicazioni giornalistiche. In questo senso deve essere iscritto all’apposito registro, deve pagare delle specifiche tasse e deve avere un pubblicista come direttore responsabile.

Sul sito del Governo si trova infatti una dichiarazione rilasciata da Riccardo Levi, uno dei promotori della prima versione della proposta di legge: «Confermo la mia intenzione di ripresentare al prossimo Parlamento il disegno di legge per la riforma dell’editoria che, pur approvato dal Consiglio dei Ministri, non si era potuto formalmente trasmettere alle Camere per le dimissioni del Governo. Si tratta, ci tengo a ricordarlo, di un testo elaborato, con la consulenza di una commissione di esperti presieduta dal prof. Enzo Cheli, sulla base del lavoro svolto dall’esecutivo precedente e arricchito con il frutto di un’amplissima consultazione di tutti gli operatori e di tutte le organizzazioni rappresentative del settore dell’editoria quotidiana, periodica e libraria».

A quanto sembra, gli onorevoli Bonaiuti e Giulietti sono proclivi a sostenere la proposta di legge e a trasformarla in normativa ufficiale nel corso della legislatura appena avviata.


Autore: Pierluigi Emmulo
Fonte webmasterpoint.org

"Pagare le tasse sulla libera informazione, sui liberi pensieri...evidentemente non poi così liberi!"

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