mercoledì 26 settembre 2007

V-DAY | Viral Marketing & guerrilla advertising...pensare con la testa altrui!

tratto da www.businessonline.it

La strategia mediatica e le tecniche

...Il 'fenomeno' Grillo non sembra essere così 'naif' ma un progetto di web-marketing e comunicazione studiato a tavolino e con ben definiti obiettivi e caratteristiche mutuate da esperienze già attive e realizzate. La rete diventa il mezzo di manipolazione dell'opinione pubblica e di cambiamento dei modi e del sistema di relazione e azione. Le tecniche usate e facilmente individuabili sono le stesse della pubblicità applicate a prodotti non materiali ma, come in questo caso, a opinioni e alla formazione di 'consumatori-utenti' di un progetto politico.

Leggiamo al definizione di 'marketing-virale' e avremo altre informazioni:

Il marketing virale è un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio ad un numero esponenziale di utenti finali. È un'evoluzione del passaparola, ma se ne distingue per il fatto di avere un'intenzione volontaria da parte dei promotori della campagna. Il principio del viral marketing si basa sull'originalità di un'idea: qualcosa che, a causa della sua natura o del suo contenuto, riesce a espandersi molto velocemente in una data popolazione. Come un virus, l'idea che può rivelarsi interessante per un utente, viene passata da questo ad altri contatti, da questi ad altri e così via. In questo modo si espande rapidamente, tramite il principio del "passaparola", la conoscenza dell'idea.

Un altro termine e metodo è il 'guerrilla advertising' dove si collaudano e si sfruttano tutti i nuovi percorsi della mente connettiva. La guerrilla non colpisce la massa ma il singolo, invertendo il meccanismo di generazione di notorietà. Gli attacchi di guerrilla infatti generano spiazzamento, lo spiazzamento produce passaparola, il passaparola si diffonde in maniera "virale" nella popolazione. E la diffusione virale garantisce notorietà al prodotto. L'importante è riuscire a catturare l'attenzione dell'utente-consumatore in maniera originale, perchè ormai siamo 'assuefatti' e quasi 'impermeabili' ai messaggi veicolati dai media tradizionali.

Il guerrilla advertising ha una sorta di piano di battaglia suddiviso in tre fasi:
1. Fase teaser, preparatoria, caratterizzata da attacchi sporadici e da attività propagandistica al fine di incuriosire;
2. Fase della guerrilla vera e propria: le azioni si intensificano e la marca si svela al pubblico;
3. Fase di consolidamento, in cui le operazioni diventano convenzionali e, se possibile, si passa ai mezzi di comunicazione tradizionali. Questa fase si verifica anche se l'attacco è riuscito e quindi se la guerrilla ha prodotto i risultati voluti.

Al punto 1 mettete le iniziative di Grillo ( il blog, la campagna Parlamento pulito, le inserzioni sui giornali ecc.ecc.)
Al punto 2 mettete il V-Day e le liste civiche 'certificate'
Al punto 3 mettete il passaparola, i Meetup e i comitati che nasceranno per le liste cicivhe.

Una parte del piano sembra che sia stata realizzata...


...siamo solo insignificanti granelli di sabbia in mano al deserto. Manipolati e impotenti; non è questa la cosa che dovrebbe cambiare?

1 commenti:

Anonimo ha detto...

La manipolazione credo sia il modo più subdolo e disonesto per raggiungere un obiettivo; lo stesso però, è il più efficace e quello che permette un sicuro ritorno.
Se pensiamo al messaggio del V-DAY e di Grillo e analizziamo la situazione che da sempre affligge "il popolo" nei confronti della politica, ci possiamo presto render conto che denuncia, distacco, insofferenza e desiderio di cambiamento è ciò che si ricerca e si sente da 60 anni a questa parte, eppure? Tutto scorre!
Grillo quindi ha scoperto l'acqua calda? Mi chiedo: c'è veramente voglia di "fare" cambiamento o si tratta di un buon modo e ben studiato per assicurarsi una succulenta e sicura pensione? Si tratta veramente del nuovo "messia" o resta un fantastico comico; denuncia vera o lancio del prodotto? Riusciamo a rifletterci da soli?!

F.